Recensione Shadowhunters - Le origini. L'angelo - Cassandra Clare

Salve a tutti, fanboy e fangirl.
A distanza di quasi un mese, ho finalmente la possibilità di dedicare del tempo alle recensioni ed automaticamente alla lettura. L'ultimo libro letto è stato, come è possibile leggere dal titolo, Shadowhunters - Le origini. L'angelo, che nelle righe sottostanti recensirò. Lo acquistai online quest'estate, poco prima dell'inizio della scuola, ma lo lessi a distanza di mesi poiché ero già indaffarato in altre letture. Il motivo dell'acquisto è abbastanza chiaro: dopo aver letto i primi sei libri della saga di Cassandra Clare (The Mortal Instruments -  Shadowhunters), non ho potuto resistere alla tentazione di cimentarmi in quest'altra saga un po' diversa dalla sopracitata. La differenza primaria tra le due è il periodo storico in cui il tutto è ambientato. Mentre The Mortal Instruments - Shadowhunters è ambientato nella moderna New York, Shadowhunters - Le origini è collocato nella Londra vittoriana e questa distinzione non passa certamente inosservata.

Titolo: Shadowhunters - Le origini. L'angelo
Autore: Cassandra Clare
Editore: Oscar Mondadori
Genere: Urban fantasy
Pagine: 475
Prezzo: €13,00 (copertina flessibile, nuova edizione del 2016)
Pubblicazione: 2010 (in America), 2011 (in Italia)
Seguito: Shadowhunters - Le origini. Il principe
Voto personale: 3 su 5
Trama: 
Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratello ventenne Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l'amore può essere la magia più pericolosa di tutte.


La mia recensione:
Shadowhunters - Le origini. L'angelo è il primo libro della trilogia "The Infernal Devices", prequel di "The Mortal Instruments". Quest'ultima saga è composta da ben sei libri che vanno letti rispettivamente con l'ordine seguente: i primi tre di "The Mortal Instruments", la trilogia di "The Infernal Devices" per poi concludere con gli ultimi tre dei sei libri rimasti della prima saga citata. Nonostante ci sia un tuffo nel passato per poi un ritorno nel presente, questa lettura intermedia è necessaria per comprendere al meglio personaggi ed eventi descritti negli ultimi tre libri di "The Mortal Instruments". Quest'ordine di lettura, però, non lo rispettai quando li acquistai, e nonostante non riuscii a capire qualcosa, posso garantire che la lettura, nonostante ciò, era notevolmente fluida con una successione di eventi altamente comprensibile.
Dopo per fatto questo piccolo ma necessario preambolo, posso iniziare a parlare del libro per cui mi trovo qui a scrivere queste righe.
"L'angelo" è ambientato intorno la fine dell'800, con personaggi quasi del tutto nuovi, ma con cognomi già sentiti (poichè antenati dei vecchi personaggi), fuorché per altri già noti, cui grazie alla caratteristica dell'immortalità (come Magnus Bane e Camille Belcourt) è possibile ritrovarli nella saga di "The Mortal Instruments" ambientata nel XXI secolo. Questo libro permette una visione del tutto nuova di Shadowhunters. Ciò a cui mi riferisco principalmente è il periodo storico in cui esso è ambientato ed automaticamente ne consegue una struttura parzialmente diversa. Ciò che ho realmente adorato sono state le numerose descrizioni di vestiti, case, mobili, usi e costumi del tempo. Ogni qual volta che si presentava una parola che non conoscevo, mi buttavo a capofitto a cercarne il significato. Sono rimasto davvero affascinato da tutti i vestiti (e i relativi materiali utilizzati per farli) dell'800. L'ambiente creato dalla scrittrice è stato ottimale al tal punto da catapultarmici all'interno, riuscendo ad apprezzare a pieno l'epoca nonostante non sia un grande fan dei romanzi storici.
La protagonista è Tessa Grey, una ragazza di sedici anni - dal carattere curioso e testardo, amante della letteratura - che è costretta ad imbarcarsi dall'America verso Londra per poter raggiungere il fratello maggiore Nate, dopo la recente morte della zia (con cui negli anni precedenti vivevano dopo la scomparsa dei genitori).
Quando arriva a destinazione, però, ad aspettarla non c'è il fratello, ma due signore che dicono di essere state mandate dal primo. La verità verrà rivelata poche pagine più avanti: queste due donne in realtà sono le Sorelle Oscure, due streghe che tengono prigioniero Nate e che, sotto il comando di uno strano personaggio denominato Magister, sequestrano ed imprigionano Tessa. Il movente è insolito: Tessa ha un potere di cui lei non è a conoscenza e di cui il Magister ne fa delle bramosie. Tessa è una mutaforma: può assumere le sembianze di qualcuno soltanto toccando un oggetto che appartenga alla persona in questione. Questo particolare, una volta appreso, mi sorprese. Credo che un po' tutti ci aspettavamo che Tessa fosse una Shadowhunter, infatti quest'uscita dallo schema è stata ben apprezzata nonostante io abbia avuto timore, durante tutta la durata del libro, che questo potere potesse essere descritto malamente. Le mie preoccupazioni, per quanto mi riguarda, furono fondate: in tutto ciò veniva spiegato che Tessa potesse non solo assumere sembianze altrui, ma che potesse inoltre raggiungere i più oscuri e tenebrosi meandri della mente della persona in cui si sarebbe trasformata. Tutto ciò però, non è stato così. La Clare ha brevemente accennato a qualche pensiero di Camille quando Tessa si trasformò in lei. Ciò che avrei voluto e che di conseguenza è mancato, è stato il totale accesso ai pensieri di Camille in quanto personaggio affascinante. Ma questo non fu l'unico caso. Qualche pagina dopo l'incontro con le Sorelle Oscure scopriamo che Tessa viene portata in una residenza in cui è impossibile uscire dall'interno. Infatti dopo vari tentativi, Tessa viene legata al letto con delle corde, per evitare qualsiasi fuga. In questo breve periodo in cui dimora in questa casa ottocentesca (comprensiva anche di strana servitù), è obbligata ad esercitarsi ad assumere sembianze di altre persone, al tal punto da potersi trasformare senza alcuna difficoltà.
Qualche giorno prima dell'arrivo del Magister, però, un totale idiota giovane Shadowhunter chiamato Will riesce a salvarla intrufolandosi nella sua stanza mentre faceva delle ricerche del tutto differenti. Così dopo una breve lotta, aiutato dai compagni dell'Istituto, riescono a mettersi in salvo. Il motivo per cui ho denominato in quel modo Will, è perché è quel caratteristico personaggio presuntuoso per le sue capacità combattive ed intellettuali e vanitoso per la sua presunta bellezza. Un po' la brutta copia di Jace in "The Mortal Insutruments", con la differenza di un sarcasmo ancora più pungente e una strana voglia di restare da solo. Durante l'intero libro vedremo che Tessa sarà intrigata ed infastidita al momento stesso dai suoi comportamenti. So per certo che, in fin dei conti, Will ha dei motivi per alcuni comportamenti accaduti (come il rifiuto dopo un bacio), ma fino a questo momento, rispetto al resto della comunità di lettori, non riesco ad apprezzarlo a pieno come avrei voluto. Spero vivamente che nel prossimo libro venga raccontata la sua storia per poter capire più a fondo il suo personaggio.
In contrapposizione a Will, invece, troviamo Jem, un personaggio saggio, abile, dal cuore e dall'animo nobile, con una pazienza illimitata verso tutti ma soprattutto verso il suo parabatai (compagno di lotta) Will, dove in ogni occasione riesce a farlo ragionare. Pagina dopo pagina ho apprezzato sempre di più il suo carattere e i suoi atteggiamenti, un personaggio mai fuori luogo o goffo come molti personaggi genuini, dotato di grande eleganza nei modi e nel vestire, una persona con una terribile storia alle spalle il quale è possibile vederlo nel riflesso dei suoi occhi, come dice la protagonista stessa. Scopriremo subito che qualcosa non va in lui, infatti Jem è affetto da una strana malattia demoniaca che lo porterà prima o poi alla morte. Ma come previsto, Tessa non sarà interessata a lui nel modo in cui lo sarà a Will (la solita friendzone di chi non la merita).
Una volta arrivati all'Istituto, e dopo aver fatto la conoscenza di personaggi come Charlotte ed Henry (marito e moglie a capo dell'Istituto), Jessamine (Shadowhunter, figlia di nobili altolocati)  Sophie e Thomas (inservienti con la Vista), i protagonisti si mettono a lavoro per capire qualcosa in più del Magister (collegato alle ricerche che stava svolgendo Will precedentemente) e per trovare il fratello scomparso. Grazie all'ausilio della vampira Camille, scopriremo che il Magister è il vampiro de Quincey, a capo del clan di Londra e del Pandemonium Club, un club a cui si era aggregato Nate recentemente. Tessa, insieme a tutti gli altri, escogita così un piano per prendere le sembianze di Camille ed intrufolarsi ad una delle riunione del club per poter scoprire qualche informazione. Dopo varie prove, il piano viene messo in atto e Tessa, accompagnata da Will, riesce a trovare Nate e a portarlo via dalle grinfie di de Quincey, che una volta trovatosi in difficoltà, riesce a fuggire. E' qui che capiamo che il Magister ha a disposizione un esercito di automi meccanici, pronti per essere scagliati contro gli Shadowhunter, se non per l'energia demoniaca di cui necessitano per poter essere animati completamente da forza e intelligenza oscura.
Una volta tornati all'Istituto, grazie ad un diversivo, Charlotte, Henry, Will e Jem, sono costretti a lasciare l'Istituto lasciando all'interno Tessa con il fratello, Jessamine e gli inservienti. E' qui che scopriremo tutta la verità: il vero Magister non è il vampiro de Quincey, come tutti ci avevano fatto credere, bensì un semplice umano chiamato Alex Mortmain, datore di lavoro di Nate, che per motivi ancora sconosciuti, riesce ad entrare all'Istituto con l'ausilio del fratello della protagonista, che tradisce la stessa per potersene appropriare. La scelta di questo personaggio come antagonista, purtroppo, non la condivido. Non sono riuscito a trovare tutto ciò che c'è da trovare in un antagonista davvero spietato. Una volta entrato riesce quasi a rapire Tessa, quando viene salvata e te pareva  da Will. Mortmain riesce però a scappare come per magia nonostante la sua indole umana, lasciando i protagonisti con un pugno di mosche.

Riflessione finale:
Nonostante le numerose critiche che ho espresso sia durante la lettura, sia durante questa recensione, devo pur ammettere che questo libro merita di essere letto, soprattutto con la speranza di un seguito migliore. Malgrado ne sentii parlare molto bene, non è riuscito però a raggiungere le aspettative che avevo previsto. A compensare il tutto è il periodo storico con le relative descrizioni, insieme ad un'ampia  rappresentazione caratteriale dei personaggi, dove stranamente sono molti quelli con un carattere detestabile. Per non escludere inoltre, tutta l'aria di mistero e suspence che rende piacevole il proseguimento della lettura.

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